Missione Popolare dal 15 al 24 marzo 2018

1. Cos’è una Missione Popolare?

E’ un tempo forte di evangelizzazione. E’ l’annuncio straordinario della Parola di Dio, messo in atto da una Comunità parrocchiale sotto la responsabilità e la guida del proprio Parroco, coadiuvato dal Consiglio pastorale della Parrocchia, affinché nella potenza dello Spirito Santo e nella comunione piena con il Vescovo e con la Chiesa la buona novella di Gesù raggiunga ogni cuore e lo chiami alla conversione allo scopo di rifondare o far crescere la comunità cristiana. La MP si inserisce nei programmi pastorali della Chiesa locale e contribuisce a realizzarli. Rispetta i ritmi vitali della comunità, aiuta a verificare i programmi o ad iniziare un cammino. Pur non presentando alcuna novità nel contesto della vita sacramentaria e nell’esercizio della carità, essa mette in movimento un insieme di energie naturali e soprannaturali che nella pastorale ordinaria difficilmente si sprigionano. E’ un ‘evento’ che si innesta nella pastorale ordinaria per finalizzarla a un nuovo slancio missionario. L’intera Comunità parrocchiale deve essere protagonista di questo evento.
2. Finalità – scopi – obiettivi

La conversione personale: suscitare, ravvivare, purificare, alimentare, condurre a maturazione la fede = ANNUNCIO della Parola di Dio.

La costruzione della comunità cristiana: rinsaldare la comunione e la partecipazione intraecclesiale = CELEBRAZIONE dei Sacramenti della fede.

La promozione umana: impegno per la costruzione di un uomo nuovo e di una convivenza evangelica tra gli uomini = TESTIMONIANZA di vita nella carità.

La MP si propone di suscitare o risvegliare la fede, per condurla alla sua maturazione e alla professione – celebrazione, quale si compie nel momento liturgico – sacramentale; per spingerla verso un atteggiamento di conversione permanente e un impegno di vita nuova; e infine per strutturare in maniera completa e autosufficiente la comunità a cui essa è destinata. La MP tende soprattutto all’evangelizzazione della comunità, perché da evangelizzata diventi evangelizzante.

3. Soggetto della Missione.

La comunità cristiana cui è rivolta la MP non può essere considerata solo come destinataria (= oggetto) della medesima, ma deve essere ritenuta “soggetto” operante la Missione popolare.

4. Inserimento nella pastorale ordinaria

La MP deve essere considerata come parte integrante del piano pastorale di una Diocesi o di una Parrocchia. Pertanto è necessario:

il superamento dell’aspetto episodico, sporadico, provvisorio della MP;

l’inserimento della MP nell’itinerario pastorale organico della chiesa particolare.

5. Metodo

Non esiste un metodo unico, valido per tutte le missioni e per tutti gli ambienti. Esistono, invece, diversi tipi di MP a seconda delle esigenze o necessità delle diverse comunità ecclesiali.

La missione “minima”, oltre ad un suo stile proprio (= predicazione semplice, confessione generale), ha come caratteristica quella di rifarsi al carisma di S. Francesco di Paola che è stato additato dalla Chiesa come modello di penitenza e di conversione. Tende pertanto, a suscitare il ritorno al Signore che, come il Santo di Paola diceva, attende tutti a braccia aperte.

6. Le categorie

Da un punto di vista organizzativo, la MP può essere raffigurata tramite quattro cerchi concentrici:

Il popolo di Dio nella sua totalità;

Le varie categorie (fanciulli, adolescenti, giovani, adulti, coppie, anziani);

Gli incontri familiari (centri d’ascolto del Vangelo);

Gli incontri personali tra Missionari e fedeli (attraverso la disponibilità continua per le confessioni e la direzione spirituale).

 

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