Novena San Francesco di Paola – 29 maggio 2022 – Francesco sulla via degli ultimi – FOTO

“Era straordinariamente umile; perciò amava frequentare i semplici, i piccoli più che i grandi. Non stimava il ricco più del povero né il nobile più della persona più modesta e di nessun conto, ma era con tutti uguale, senza preferenze di sorta” (Anonimo, Vita)

Stralci dell’omelia del celebrante don Luca Gigliotti, Direttore dell’Ufficio della Pastorale Diocesana Giovanile.


“Nella solennità odierna sembra di vedere un Gesù che sta salutando, che pone una separazione coi suoi discepoli. Ma Gesù non sta raccontando di un addio, al contrario. Lui non dice che va via, dice che va dal Padre.

Questa solennità di oggi ci parla di una presenza nuova nella nostra vita. Ci ricorda qual è la meta della nostra vita: verso dove andiamo? Gesù ci ricorda che la nostra meta è il cammino verso Dio.

Con l’Ascensione i discepoli tornano pieni di gioia. Mi piace pensare alla nostra vita come ad un albero al contrario che affonda le radici verso il cielo.

La nostra vita oggi è capace delle ampiezze del cielo. Noi spesso la restringiamo vivendo in maniera piccola e limitata ma la nostra vita è capace di questa ampiezza.

La nostra fede non ci porta mai lontani dalla storia, ma ci offre una prospettiva nuova che è quella del cielo.

Gesù ci sta invitando a ritrovare quell’orizzonte grande, quell’ampiezza del cielo qui e oggi.

L’ultima parola di Gesù sui suoi discepoli è la benedizione. Così su ognuno di noi.

Sulla vita di ciascuno di noi c’è una parola di bene. Ciò è importante poiché la vita di ciascuno di noi può sbocciare solo se è custodita da una parola di bene.

C’è bisogno di un contesto di amore libero e gratuito.

Chiediamo al Signore di sentire dentro di noi forte questa parola di bene”.

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