Festa della Madonna del Miracolo, omelia di P.Antonio Bonacci,

“Il Signore vi faccia crescere e abbondare nell’amore vicendevole e verso tutti” (1 Tess. 3, 133).

Carissimi Confratelli e fedeli,
quest’invito sembra riassuntivo della nostra vita religiosa e spirituale. Crescere nell’amore, nella gioia comunitaria, vivendo come una famiglia, nella serenità

Ricordando il XXV della mia Ordinazione Sacerdotale quale può essere il messaggio più bello sia per me stesso che per voi?

Credo che la preghiera personale e comunitaria centro e fulcro della nostra giornata ed il colloquio col Maestro Divino è la fonte di ogni apostolato sia per noi sacerdoti che per voi laici impegnati in Parrocchia.

Dobbiamo essere testimoni nell’impegno ministeriale che tanto ci assorbe sia come singoli che come gruppi.

Credo che bisogna dare particolare attenzione alle vocazioni per cui invito i ragazzi ed i giovani a seguire sempre Cristo alla Scuola del nostro Santo Padre San Francesco.

E’ importante avere a cuore il problema dei poveri che nella mia vita sacerdotale è stato sempre un tema prioritario su tutti gli altri: la gente ci giudica su come noi viviamo la disponibilità, la povertà e come sappiamo aiutare gli altri sia materialmente che spiritualmente; se sappiamo coltivare la generosità il Signore non ci farà mancare la Provvidenza.

Il Terz’Ordine nella mia esperienza di venticinque anni di sacerdozio è stato sempre aiutato nell’approfondimento della Spiritualità Minima e invitato a collaborare nei diversi campi dell’apostolato ad incominciare dai poveri, dove il nostro Santo Padre ha profuso tanto tempo e dato prova della sua santità.

Nella mia vita religiosa e sacerdotale ho cercato di essere sempre in sintonia con i Superiori e con l’Ordine, anche quando l’obbedienza mi ha procurato delle sofferenze.

Oggi vi invito a pregare per il nostro amato Ordine che è la nostra Famiglia Spirituale: più ci attacchiamo ad esso e più troveremo tanta gioia e serenità.

Carissimi Confratelli e fedeli,
vi lascio con queste brevi riflessioni.

Vi ringrazio di cuore per l’accoglienza fraterna che mi avete sempre riservato, sia il 4 Settembre 1986, quando, da novello Sacerdote, l’obbedienza dei Superiori mi destinava per la prima volta a Sambiase, sia quando il 10 ottobre del 2001 vi sono stato inviato per la seconda volta.

Pregate sempre per il nostro Sacro Ordine, pregate per tutti quei Frati che nel corso degli anni hanno seminato la Parola di Dio nel vostro cuore, e pregate anche per me, affinché assolva al mio ruolo di animatore e guida della Comunità Religiosa e parrocchiale, nel modo più degno possibile.

Vi abbraccio tutti nella Carità del Nostro Santo Padre San Francesco.

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