La comunità parrocchiale saluta P Aldo…

Con la solenne concelebrazione Eucaristica presieduta da P Aldo Imbrogno e concelebranti P Antonio Bonacci e P Antonio Casciaro, la comunità parrocchiale ha reso grazie a Dio per tutti i doni concessi e ricevuti, durante i quattro anni di permanenza di P Aldo a Sambiase.

Il motivo che ha spinto l’intera comunità parrocchiale a ritrovarsi numerosa attorno alla mensa della Parola e dell’Eucaristia, è stato quello di rendere grazie e lode al Signore, per gli innumerevoli doni che ha concesso a tutti, attraverso il proficuo e solerte lavoro pastorale del nostro P. Aldo.

P Aldo, infatti, dopo quattro anni di servizio apostolico, coerente al voto di obbedienza, è stato trasferito come Correttore e Parroco Moderatore alla comunità di Taranto.

Durante l’omelia è stato tangibile il suo stato emotivo per il congedo, ma con la grinta e la discrezione che gli è congeniale, ha saputo rinfrancare i cuori e le menti di quanti avvertono la sua lontananza fisica.

Ha affermato: “Il religioso è come il seme, germoglia dov’è seminato”, e avendo sempre tanta fiducia nel Signore, non ha mai avuto difficoltà d’inserimento nei luoghi, dove è stato chiamato a svolgere la sua Missione.

Sicuramente non dimenticheremo il suo servizio umile e generoso, la sua testimonianza autentica, la sua umiltà senza finzioni, (anche se qualche volta è sembrato duro), le sue Eucarestie devotamente celebrate, le sue omelie improntate all’Amore, al timore di Dio come Padre Buono e Misericordioso; ci ha sempre spronati alla condivisione, alla collaborazione, all’unità, senza prevaricazioni, sempre nel rispetto di ognuno pur nella diversità di atteggiamenti e stili di vita.

Come affermava, sant’Ignazio di Antiochia, ai cristiani di Efeso: «È meglio essere cristiano senza dirlo, che proclamarlo senza esserlo. È cosa buona insegnare, se chi parla pratica ciò che insegna». P. Aldo, oltre ad essere un vero testimone di vita cristiana ha saputo anche lasciarci insegnamenti utili alla nostra esistenza, quali: “Chi sceglie di seguire Cristo non antepone nulla a Lui, ma Lo ama con tutto il cuore, la mente e l’anima”. ”Spogliarsi di se stesso, aprire il cuore al Signore, facendo pulizia del proprio io, per dare posto a Lui, e quindi al fratello; ”infatti,lo abbiamo visto spendersi con gioia ed entusiasmo per chi è nel bisogno fisico e spirituale. Non ha risparmiato abbracci,carezze e pizzicotti per nessuno, anziani,giovani,bambini,ammalati, sempre disponile e discreto, attento all’ascolto.

Anche nelle sue note caratteriali, austere e a volte decise, abbiamo potuto sperimentare l’atteggiamento del Santo Fondatore S Francesco da Paola, che “con tanto tatto ed energia, sapeva spronare i lenti e frenare gli impetuosi.”

Sicuramente ci porterà nel suo cuore e ci ricorderà al Signore, altrettanto faremo noi. Il Signore lo benedica e gli dia tutte le grazie necessarie per proseguire la sua missione proficuamente, lo rafforzi nella fedeltà agli insegnamenti di San Francesco da Paola.

Come Padre Assistente del TOM ha insegnato tanto con la Parola e la testimonianza concreta, con il suo stile di vita e il suo carisma. Avendo ricevuto tanto da lui, riteniamo sia giusto che altri abbiano i suoi doni, come lui stesso ha detto “ogni volta che ci sono cambiamenti e trasferimenti si cresce sempre più”.

Nel salone parrocchiale numerosi, ci siamo intrattenuti per un momento di convivialità.

BUON LAVORO CARO PADRE…E AD MAIORA

Tina Di Cello

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