Novena San Francesco di Paola – Mercoledì 25 maggio 2022 – Francesco e la “comunione” – FOTO

“In tutte le sue azioni aveva sempre sulle labbra la parola carità, dicendo: «Facciamo per carità, andiamo per carità». E questo non ci deve affatto stupire: la bocca parla secondo ciò che c’è in cuore, cioè: chi è pieno di carità, non può parlare se non di carità” (Anonimo, Vita)

Stralci del celebrante padre Angelo Zito, Eremita e custode del Convento di Maida (CZ)

“Il Signore ci ha chiamati stasera a vivere questo momento per conoscere, condividere, annunciare il mistero della nostra redenzione.
Paolo fece una meravigliosa sintesi, cogliendo l’occasione per ribaltare una realtà per nulla salvifica. Prende spunto dal suo viaggio ad Atene. Aiuta in modo pedagogico quello che poteva essere una falsa religiosità e li aiuta a vedere il Dio vero. Al Signore basta poco per ribaltare ogni cosa.
Quanto è importante confidare nel Signore, oggi più che mai. Attraverso il salmo 145 abbiamo condiviso la parola di Dio ‘loda il signore anima mia’. È parola che salva.
Che significa pregare costantemente? Significa aprire costantemente il cuore al Signore.
Francesco di Paola non è soltanto uno slogan per noi calabresi. Lui diventa modello di vita evangelica perchè ha detto sì al Signore senza esitazioni.
Oggi siamo saturi di notizie per quanto riguarda la pandemia, la guerra… questa guerra inutile. Non dobbiamo mai dimenticare che l’amore di Dio unisce, lega, crea comunione.
Non bisogna dimenticare che il Signore vuole essere amato: questo è il messaggio di san Francesco di Paola.
La nostra fede non deve essere formale, ma deve essere un incontro struggente con Dio, con noi stessi e con i fratelli.
Caritas, non solo con le labbra, ma con le azioni”.

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